Comitato Promotore Ostia Comune | FAQ
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FAQ

Domande e risposte


1 –  Perché un nuovo comitato, cosa vi differenzia dal precedente?

Intendiamo aprire l’Associazione a tutti i cittadini che credono nella speranza di una citta’  sicura, accogliente e che sappia cogliere finalmente le tante opportunità che l’Europa mette a disposizione per l’inclusione sociale, per il rischio idrogeologico, per le smart-city e per la valorizzazione del patrimonio storico-ambientale.

Crediamo che la risposta al degrado risieda in un nuovo concetto di gestione amministrativa che, ponga Ostia al centro delle dinaniche programmatiche e non piu’ come sub-periferia eccentrica per natura ad un capoluogo che da sempre la ignora.

Intendiamo continuare la nostra “rivoluzione” democratica senza che esperienze passate, in parte legate ad opportunismi del momento, contribuiscano a rallentarla; abbiamo deciso di essere apartitici e tali resteremo senza mezze misure, siamo aggregatori di esperienze ed ideologie diverse che per amore sanno coesistere e cementarsi in un corpo unico.

Intendiamo l’Associazione ed il suo Direttivo come espressione di volonta’ degli iscritti e non come diritto divino acquisito per aver avuto un’idea che peraltro è gia stata promossa dai nostri padri e nel caso continuerà ad esistere grazie alle nuove generazioni.

In Ostia Comune 2.0 l’associato avrà un valore inestimabile ed una grande responsabilità: veicolare il senso di appartenenza, mitigare il timore del cambiamento, diffondere la speranza di un futuro migliore.

IL NOSTRO SLOGAN: Siamo gente che non si arrende. Noi periferia di nessuno.


2 –  I confini del nuovo progetto autonomista?

Non cambiamo idea, il nuovo Comune di Ostia dovrà partire dal suo nucleo storico.

Intendiamo pero’ mantenere la parola data in strada, siamo aperti sin da subito e per statuto associativo al dialogo con i quartieri limitrofi, pensiamo a Casal Palocco ed all’infernetto dove alcuni ostiensi hanno trovato dimora.

Valuteremo la fattibilità ad allargare gli studi solo e soltanto a condizione che ci siano chiari, consistenti ed inequivocabili segnali di partecipazione al cambiamento da parte dei cittadini residenti in queste zone. Nessuna deroga, nessun se, fatti chiari inequivocabili che non siano le urla di qualche politico che si arroga un diritto rappresentativo di una parte di città.

Non crediamo nell’istituzione di un Comune che traguardi i confini amministrativi del X Municipio perché non rappresentano una comunità che si riconosce in Ostia, nulla ci importa di salvaguardare le sezioni elettorali care ai partiti tradizionali.

Siamo qui perchè vogliamo vincere, vogliamo l’autonomia, siamo stanchi dell’incapacità della classe dirigente di sviluppare, programmare e garantire al territorio cio che è giusto! La Legge 142 sulla riforma dell’Area Metropolitana è ferma dal 1990, non ci crediamo piu’.

Nessuno venga quindi a prospettare distretti speciali, maggiori deleghe ed elemosine dell’ultimo momento nell’estremo tentativo di fermare il nostro riscatto, abbiamo una luce  negli occhi quando parliamo di Ostia che abbaglierà chiunque e dialogheremo solo con chi saprà cogliere questa luce.


3  – Che fine fanno le adesioni raccolte?

Le 7000 adesioni raccolte, sono state la piu’ grande operazione di coinvolgimento popolare mai fatta sul territorio dai volontari autonomisti, un forte segnale dato dai cittadini e che pertanto crediamo rimangano patrimonio di questa comunità indipendentemente dal detentore fisico delle stesse.

Ripartiamo dunque da qui, dall’aver diffuso speranza e ricevuto tanto amore e gratitudine.

Noi di Ostia Comune 2.0 non vogliamo fermarci, non vogliamo guardarci intorno, non posiamo le nostre gambe su mille staffe, non abbiamo ambizioni politiche per le prossime elezioni amministrative, abbiamo nuovi progetti in cantiere grazie alla partecipazione dei primi cittadini e professionisti che hanno già aderito.


4 – Ma c’è gia una proposta di Legge per Ostia Comune, cosa intendete fare?.

In realtà le proposte sono almeno 2, abbiamo contezza infatti di un’altra proposta di Legge, sempre depositata in Regione Lazio che, traguarda tutto il Municipio.

Quello che pensiamo di fare è molto semplice, tutte e 2 le proposte di Legge sono state presentate nel 2019 non hanno quindi potuto tener conto delle mutate condizioni socio-economiche dovute alla Pandemia e del trascorrere del tempo.

Inoltre, deve esser chiaro che la Legge Regionale n. 30 del 30 luglio 1996 all’ Art. 9 lettera d, puntualizza la necessità di presentare schemi di bilancio che riflettano la situazione patrimoniale e finanziaria del nuovo comune;  riteniamo quindi serio e doveroso tenere in considerazione sia le nuove condizioni sociali ed economiche che i nuovi dati finanziari certificati dal MEF riguardo il bilancio dei comuni italiani, così da poter garantire alla cittadinanza gli aggiornamenti dovuti ed evitare al contempo facili strumentalizzazioni riguardo l’obsolescenza di alcuni dati.  La nostra stella polare è l’informazione competente che vogliamo rendere alla città.


5 – Oltre alla presentazione di una PdL quali sono i vs. progetti?

L’organizzazione prevede tavoli partecipativi aperti che sappiano sviluppare nuove idee e progettualità per liberare le possibilità.

Una domanda che spesso ci poniamo è; se Ostia fosse Comune cosa si potrebbe fare?

Un esempio? La pista Ciclabile, noi ne vorremmo 100 di ben fatte e sicure, ci troverete con i nostri volontari-professionisti a fare proposte che sappiano integrare le necessità ecologiche con quelle della viabilità cittadina.

Progetti che integrino il mare con il tessuto urbano della citta’, perché buttare giù il lungomuro è stato spesso uno slogan utilizzato solo a fini elettorali e quindi fine a se stesso se non accompagnato da una nuova visione di città.

Studieremo come promuovere gli scavi di Ostia Antica, una nuova destinazione d’uso per la Colonia Vittorio Emanuele II, percorsi ecologici per la riserva e idee per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Visione, programmi strategici e piani integrati di investimento in tutti i settori cruciali saranno il nostro modo di dimostrare che una città nuova si può realizzare senza più interventi spot e mal programmati.

Siamo convinti che, quando si vive in un bel posto sia facile diventare persone migliori.


6 – Perché un nuovo referendum per Ostia Comune?

Crediamo che la risposta al degrado ed alla vulnerabilità sociale risiedano in un nuovo concetto di gestione amministrativa che, ponga Ostia al centro delle dinamiche programmatiche e non più come sub-periferia di un capoluogo che da sempre la ignora.

Il fallimento dell’Area Metropolitana, il modello amministrativo dei Municipi divenuto nel tempo inappropriato, l’estensione territoriale e la crescita della popolazione di Roma sono tutti fattori che hanno contribuito nel tempo a rendere  ingovernabile la Capitale d’Italia.

30 anni dopo il primo referendum siamo ancora qui a rivendicare il nostro diritto all’autodeterminazione, guardiamo al futuro con rinnovata speranza, vogliamo garantire agli ostiensi la possibilità di programmare lo sviluppo della città senza dover attendere la delega di turno o gli avanzi di bilancio.


7 – Quali sono le potenzialità del nuovo comune?

Turismo, storia e natura, possono esser certamente cardini fondamentali per lo sviluppo del Comune che abbiamo in mente.

Siamo ricchi di potenzialità inespresse anzi potremmo affermare tranquillamente di potenzialità depresse, nel nostro territorio insiste il Parco Archeologico di Ostia Antica il piu’ grande d’Europa, una riserva naturale impreziosita da resti archeologici di eta’ romana, il lungomare piu’ esteso d’Italia, un aeroporto internazionale nel vicino comune di Fiumicino, la città eterna a 30 Km, tutti asset strategici che pochissimi comuni in Italia possono vantare.

Siamo certi che invertire dati e statistiche che testimoniano per Ostia una cronica condizione di periferia degradata sia possibile ed allo stesso tempo non piu’ delegabile ad altri.


 8 – Quali saranno le risorse economiche del nuovo Comune?

Una proposta di legge non si improvvisa!

Una proposta di legge, per essere seria e ben fatta, ha bisogno di studi, comparazioni, analisi delle potenzialità, valutazioni di bilancio e fiscali.

Gestire direttamente la nostra fiscalità, i proventi dello Stato e della Regione, la possibilità di cogliere in pieno le immense opportunità Europee unitamente alle potenzialità storico-naturali di cui e’ ricco il nostro territorio, siamo certi che garantiranno ad Ostia quello sviluppo atteso invano da anni ed ormai non piu procrastinabile.


9 – Ad un eventuale referendum voterà tutta Roma?

Come si evince dalla relazione giuridico-regolamentare pubblicata sul nostro sito, la potestà dei cittadini di chiedere la creazione di un nuovo comune è riconosciuta dalla stessa Costituzione della Repubblica Italiana la quale, nella seconda parte dell’art. 133, attribuisce alle regioni poteri esclusivi e concorrenti (cit. art. 133, II comma: “la regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi comuni”) a quelli dello stesso Parlamento.

Dalla giurisprudenza Costituzionale è possibile ricavare il principio generale per cui sono popolazioni interessate quelle che risiedono nel territorio direttamente oggetto di variazione, quindi quelle collocate all’interno della novità territoriale.


10 – Con Ostia Comune aumenteranno le tasse?

In Italia ci sono quasi 8.000 Comuni e normalmente Roma è fra le città dove si pagano le tasse piu’ alte, per quanto concerne l’addizionale comunale all’IRPEF addirittura i cittadini romani pagano un’aliquota unica al 0,9%. Per quanto concerne la TARI siamo in linea con l’addizionale all’IRPEF,  l’indagine di “Cittadinanzattiva” ha interessato le tariffe rifiuti applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2020 ed ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri; per quanto concerne la Regione Lazio, i cittadini romani nel 2020 hanno pagato in media 389 €/anno (+ 2,9% sul 2019) contro una media dei capoluoghi regionali di 331 €. Per maggiori dettagli Vi invitiamo a leggere il documento di riferimento pubblicato sul nostro sito, allo stesso tempo lasciateci dire che sarà molto improbabile che chi amministrerà Ostia potrà far peggio di oggi.


11 – Con Ostia Comune si deprezzerà il valore delle case?

Il valore medio dei nostri immobili è di 2.125 € al MQ, tutte le località analizzate benchè contigue a centri abitati di notevole spessore turistico-culturale, hanno valori immobiliari ben più alti delle nostre zone prese in considerazione. Pertanto, si può dedurre che poter gestire in autonomia un territorio come Ostia ed il suo entroterra, ricco di bellezza e storia, e con una grande potenzialità ricettiva, non può che far altro che valorizzare il suo patrimonio immobiliare.

Per maggiori dettagli Vi invitiamo a leggere il documento di riferimento pubblicato sul nostro sito.

 

 


Siamo convinti che, quando si vive in un bel posto sia facile diventare persone migliori.